Fondato nel 1882, il KO-DO-KAN significa letteralmente “Scuola per lo studio della Via”; inizialmente il dojo di Jigoro Kano era di soli 9 allievi su 12 tatami e si trovava in una saletta del tempio shintoista Eishoji sito nel quartiere Shimoya di Tokyo.
Le tecniche che Jigoro Kano prese a base per il suo metodo “Judo Kodokan” si ispirano principalmente alle forme tradizionali delle scuole Kito-ryu e Tenjin Shinyo-ryu. Molte altre tecniche di Jujutsu furono modificate e affinate da quelle che in origine appartenevano alla tradizione, ma l’intima essenza del Judo, che faceva convergere forza e flessibilità, fu un concetto che Jigoro Kano definì a poco a poco con una ricerca razionale e con metodo scientifico.
Il Kodokan rilevò parecchie sfide lanciate dalle altre scuole di Jujutsu e nel 1886 riportò la prima vittoria grazie ai famosi allievi Shiro Saigo e Yokoyama: Sezioni del Kodokan furono aperte a Nirayama, Edajima e Kyoto. Il Kodokan e il Judo si imposero e il dojo di Tokio si ingrandiva di anno in anno. In pochi anni il metodo di Kano catturò l’attenzione del Ministero della Istruzione nipponico.
Quest’ultimo cominciò a prendere in considerazione i meriti delle varie Scuole di Jujutsu con l’intento di inserire questa arte marziale tra le materie di studio accanto alla educazione fisica. Ben presto il Judo divenne materia integrante di studio nelle Scuole di tutto il Paese, e dovunque in Giappone si tenevano gare di Judo.
Le classificazioni delle tecniche di Judo in Giappone si basano su più di 1.000 anni di esperienza e sugli studi del maestro Kano aiutato dai suoi allievi. Nel 1895, 13 anni dopo la fondazione del Kodokan, Jigoro Kano, con un Comitato di allievi di alto grado stabilì il Go-kyo o metodo di insegnamento diviso in 5 sezioni. Questa progressione di insegnamento era basata sulla lunga esperienza del Jujutsu e sui 13 anni di studi Kodokan.
Nel 1920, dopo che le ultime scuole di Jujutsu furono assorbite dal Kodokan, Jigoro Kano decise di rivedere il vecchio Go-kyo. In collaborazione con i suoi allievi più esperti e con i maestri di tutte le scuole dell’epoca elaborò un nuovo Go-kyo che è quello che si insegna tuttora in tutti i Dojo del mondo.
L’attivita del Kodokan si espanse sempre più e varcò i confini nazionali nipponici. Kano spedì i suoi migliori allievi all’estero. Essi permisero al Judo Kodokan di guadagnare larghi riconoscimenti in tutto il mando. Nel 1934 fu costruito a Suidobashi (quartiere Tokyo) un moderno e grande edificio che presto divenne la “mecca” del Judo di tutto il mondo. Sembrava che questo sport avesse raggiunto l’apice della diffusione. Nel 1938 il Giappone inviò il prof. Kano al Cairo perché rappresentasse la sua Nazione al 12° Convegno Generale del Comitato Olimpico Internazionale.
La partecipazione ebbe grande successo e fu approvata la proposta di far svolgere i prossimi Giuochi Olimpici a Tokyo. A pochi giorni di mare da Vancouver, nel Canada, a bordo della nave Hikawa-Maru, dopo aver svolto un giro di interessanti conferenze, il Professor Jigoro Kano si spegneva all’eta di 79 anni sulla stessa nave che stava per riportarlo in Giappone dopa aver conseguito importanti risultati a favore del suo Paese.
Appena il Giappone fu mobilitato per la Seconda Guerra Mondiale gli studenti furono arruolati in gran numero nell’esercito. II Ministero per il Benessere organizzo una sezione di Arti marziali e il Judo fu usato come tecnica di combattimento. Di nuovo l’arte usci dai dojo per l’applicazione sui campi di battaglia. Gli atteggiamenti militaristici pervasero il Paese e dal 1938 il clima politico lasciava presagire la guerra: l’esercitazione delle arti marziali fu in voga in tutto il paese.
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