Per praticare agevolmente il Judo occorre potere cadere su un suolo abbastanza accogliente. Questo deve essere morbido, elastico e non deve causare in caso di caduta alcuna ferita o altro trauma.
Il pavimento nel Dojo dev’essere coperto da un tappeto di tela molto solida sotto cui si trova uno spessore di qualche centimetro di feltro, di paglia o di qualunque altro materiale suscettibile ad ammortizzare le cadute. Solitamente il tappeto su cui si pratica il Judo è composto da numerose materassine (i tatami appunto) perfettamente accostate una all’altra da formare una superficie liscia ed uniforme.
Il tatami è un elemento essenziale della casa tradizionale giapponese ed è tradizionalmente fatto di canapa intrecciata o di lino, talvolta di paglia di riso. Spesso è ricoperto da una tela chiara e la sua dimensione è standard: circa un metro per due. Queste stuoie messe estremità accanto ad estremità conferiscono alla casa tradizionale giapponese un’atmosfera di pace e serenità. E’ consuetudine levare le scarpe prima di entrare in una casa nipponica.
I tatami più usati nei Dojo hanno misura standard, misurano 190 per 95 cm ed hanno uno spessore di circa 6 cm. Sono fatti con paglia di riso triturata, tagliata, pressata e cucita in una fodera di tela di iuta o di vinile. Queste stuoie sono disposte le une di fianco alle altre e fissate all’esterno da una cornice.
L’insieme può essere appoggiato su un tavolato fisso o su un tavolato elastico montato sulle molle o sul caucciù. Quest’ultimo dispositivo è utile perché permette di ammortizzare ulteriormente meglio le cadute distribuendo più omogeneamente l’onda di choc.